La famiglia Argiolas produce vino sardo apprezzato in tutto il mondo, addirittura in terra californiana: qual è il segreto di questa cantina?
Cantina Argiolas, dalla Sardegna alla California grazie al vino Turriga
Un podere di 250 ettari diviso in cinque fattorie a circa 20 km da Cagliari: la tradizione di coltivare uva sarda è nata dal patriarca Antonio Argiolas e adesso è la nipote Valentina, insieme a tutta la famiglia, a portare avanti la tradizione dopo un periodo trascorso in America e con enormi sacrifici economici, ma perseverando per realizzare il sogno di una impresa vinicola conosciuta in tutto il mondo.
Dove si trova la Cantina Argiolas in Sardegna
La cantina Argiolas sorge al cento di Serdiana, un paesino che dista 20 km dal capoluogo della Sardegna. Da qui, la vista è magnifica: si vedono i poderi, una distesa di vigne infinita, simile a uno dei paesaggi dipinti dal pittore Van Gogh. Il patriarca Antonio Argiolas fondò l’azienda nei primi decenni del 900. Da una piccola impresa, a un colosso che rappresenta i vini sardi nel mondo. Del resto, il patriarca Antonio ha respirato aria di commercio sin da bambino e oltre all’ossigeno, gli è entrato nel sangue lo spirito innovativo tipico americano, visto che si è spinto fino in California per promuovere i suoi prodotti. Il podere Argiolas si suddivide in cinque fattorie per 250 ettari: Trexenta nei territori storici del parteolla; Serdiana, in cui vengono coltivati i vitigni più importanti: Sisini, zona in cui si producono i vini bianchi della cantina; Selegas, in cui sperimentazione e usanze si uniscono in quanto si producono varietà tradizionali, come Bovale Sardo, Monica, Vermentino, e infine il famoso territorio del Sulcis.
Chi porta avanti la tradizione della Cantina Argiolas in Sardegna
Valentina Argiolas è la nipote del patriarca Antonio: laureata in Economia, ha nel sangue la stessa passione per il lavoro del nonno e della famiglia. Nessun dubbio su cosa volesse fare da grande, tanto che ora alla Cantina Argiolas in Sardegna sono alla terza generazione. Il nonno vendeva vino sfuso, e in origine l’azienda possedeva un caseificio e un oleificio, il quale funziona ancora. I sardi non apprezzano il loro olio, ma nel Belpaese e nella maggior parte del mondo, è una vera chicca per intenditori. Il patriarca ha trasmesso a ben tre generazioni la passione del coltivare la terra. La sua ambizione, la sua tenacia e determinazione, unitamente ai sacrifici fatti, hanno elevato il nome della piccola cantina della Sardegna in tutto il mondo, soprattutto in California. Sicuramente, oggi è più facile viaggiare negli USA grazie al modulo ESTA, ma allora non era certo una passeggiata intraprendere un viaggio del genere.
Dove esporta vino la Cantina Argiolas in Sardegna
La Cantina Argiolas esporta in Europa, ma anche in Nord America, in Asia, in Australia e in Nuova Zelanda. Lo zio e il padre di Valentina Argiolas hanno raccontato che il nonno ha viaggiato spesso in America, in California per la precisione, terra rinomata proprio per i suoi vitigni e i vini pregiati. Qui è racchiusa la storia e la tradizione vitivinicola degli Stati Uniti D’America, la quale iniziò nel XVI secolo con la fondazione delle missioni spagnole, chiamate mission. Neanche la Seconda Guerra Mondiale lo fece fermare e mentre il governo pagava per espiantare le vigne a favore di nuove coltivazioni, lui ne acquistò altri. I figli hanno innovato l’azienda, rimodernando gli impianti e i vigneti, cambiando metodo di coltivazione nel rispetto della pianta. Il Turriga è il loro primo vino, un Cannonau sposato al Carignano, al Bovale a alla Malvasia nera, il quale è valsa la Gran Medaglia d’Oro nel 1997 al Vinitaly. Il segreto della Cantina Argiolas in Sardegna? Usare piante autoctone e rispettare sempre la tradizione.