L’oggetto della nostra guida di oggi, è un argomento senz’altro peculiare, ma al contempo poco trattato, poiché messo in ombra dalla bellezza e dalla fama del luogo che lo interessa. Parleremo, infatti, della Sardegna, ma stavolta, non ci soffermeremo sulle sue spiagge, sul folklore che vanta o sui panorami preziosi che permettono a chiunque di godere di una vacanza sul territorio e non soltanto alle grandi personalità dello star-system.
Insomma, la Sardegna è veramente amatissima, soprattutto d’estate, grazie alla meraviglia delle sue spiagge: specchi d’acqua turchesi che si infrangono contro sabbia incontaminata. La situazione, però, nell’alta stagione non è delle migliori in termini di calura. Oltre all’afflusso di turisti notevole, dunque, la Sardegna e i suoi abitanti si ritrovano a dover anche lottare con l’afa.
Nonostante sia una città sul mare e il maestrale le faccia spesso visita, a Cagliari il caldo percepito raggiunge livelli importanti non solo a causa del traffico ma anche delle zone umide vicine (Molentargius e Santa Gilla). Nel capoluogo dunque, come in tante altre zone dell’isola, è opportuno dotarsi di un buon sistema di climatizzazione per contrastare la calura e se si ha la necessità di installarne uno segnaliamo che su idraulico-cagliari.it, portale di una ditta tra le più note del settore a Cagliari, è possibile scegliere tra varie soluzioni.
Non è Cagliari, però, l’area più calda della Sardegna che, di fatto, ha conquistato anche il primato a livello nazionale, arrivando a livelli tanto elevati da essere paragonata alla Death Valley americana. Scopriremo, quindi, di seguito, qual è la zona della Sardegna più calda e rovente della regione e di tutta la Penisola, raggiungendo picchi di temperature altissimi.
Qual è il paese più caldo d’Italia?
Si parla di un paese nella provincia di Nuoro; come detto, una vera e propria Death Valley. Il luogo in questione, Ottana, è ritenuto il paese più rovente d’Italia. Il paese sorge tra la piana omonima e la valle del Coghinas, per l’appunto, in Sardegna. Negli ultimi anni, nella zona, si sono registrati, addirittura, i 46 gradi, con la situazione che non tende a scemare, anzi. Nelle settimane d’estate, a Ottana, si vive tra i 40 e i 45 gradi, con gli abitanti che si limitano ad uscire solo in circostanze emergenziali o nelle ore in cui le temperature sembrano scendere leggermente, senza mai smettere di essere torride.
Ottana è un luogo ben noto agli addetti ai lavori e ai curiosi che leggono le classifiche dei luoghi più caldi d’Italia anno per anno. I termometri registrano, del resto, temperature particolarmente elevate ad Ottana che, talvolta, si è diviso il primato con Catenanuova, un paese in provincia di Enna in cui, nel 1999, si è registrata una temperatura record di 48,5 gradi. Insomma, si tratta di livelli altissimi, addirittura si penserebbe alla temperatura più alta di tutta Europa, almeno dal punto di vista ufficioso.
Quali sono le conseguenze del grande caldo di Ottana?
Quando si registrano temperature tanto elevate quanto quelle di Ottana, non si può non pensare alle molteplici conseguenze negative del grande caldo. Ottana è stata afflitta, qualche anno fa, da una forte siccità, il cui impatto, continua a farsi sentire. Inoltre, i boschi della zona sono disidratati, soprattutto i lecci e le roverelle, quasi scomparsi. Il caldo porta anche invasioni di cavallette che, ciò nonostante, riducono il rischio di incendi mangiando il fieno nella zona interessata da picchi di calore tanto alti da poter condurre anche a roghi pericolosi e, potenzialmente, in grado di generare veri e propri disastri. Insomma, quella di Ottana e dei suoi abitanti è una situazione decisamente particolare e sconfortevole.